Possiamo definire l’assertività come “la capacità individuale di riconoscere le proprie esigenze o i propri diritti, e di esprimerle con efficacia nel proprio ambiente, mantenendo, nel contempo, una positiva relazione con gli altri”. (Galeazzi, Porzionato, 1998).
L’assertività è un comportamento comunicativo che implica l’espressione chiara e diretta delle proprie opinioni, desideri e bisogni, rispettando allo stesso tempo quelli degli altri. È una via di mezzo tra l’aggressività (quando si esprimono i propri pensieri senza riguardo per gli altri) e la passività (quando non si esprimono i propri pensieri per paura di conflitti o disaccordi). Essere assertivi significa comunicare in modo aperto, onesto e rispettoso, senza offendere. Questo comportamento può contribuire a migliorare le relazioni personali e professionali, riducendo i conflitti e favorendo una comunicazione più efficace. L’assertività è una competenza utile per molte situazioni della vita quotidiana, e può essere appresa attraverso un percorso di psicoterapia.
La parola “assertività” deriva dal latino “asserere” che significa “asserire” o anche affermare sé stessi. Lo spirito che caratterizza il comportamento assertivo è: la convinzione delle proprie azioni, assumersi la responsabilità dei propri comportamenti e delle proprie affermazioni nel rispetto di se stessi e delle altre persone. Saper utilizzare un comportamento efficace e adeguato in ogni contesto relazionale, adottando uno stile comunicativo che permette di esprimere le proprie opinioni, le proprie emozioni e di impegnarsi a risolvere positivamente le situazioni e i problemi.
Diversi autori descrivono l’assertività lungo un continuum comportamentale, agli estremi collocano gli atteggiamenti negativi e disfunzionali: la passività e l’aggressività, e al centro l’assertività, intesa come comportamento sociale funzionale ed efficace. Potremmo anche definire l’assertività come quel punto d’equilibrio fra uno stile di comportamento passivo ed uno aggressivo.
Il soggetto con un comportamento prevalentemente passivo tende ad accontentare gli altri che non se stesso, è influenzabile e subisce le situazioni senza opporsi. Ha un’elevata ansia sociale, che può impedirgli di esprimere adeguatamente i propri bisogni e le proprie esigenze. Cerca il consenso nelle altre persone ed evita qualsiasi forma di contrasto, assumendosi la responsabilità anche di eventi che non lo riguardano in prima persona. Questo tipo di atteggiamento è utile per ridurre l’ansia, ma finisce col limitare notevolmente la sua capacità di azione. Alla base di questo comportamento ci possono essere i sensi di colpa associati ad una forte componente ansiosa.
All’opposto il soggetto con un comportamento prevalentemente aggressivo tende ad affermare se stesso con prepotenza, non tenendo in considerazione le opinioni e le esigenze altrui, perché è concentrato sui propri desideri o sul potere personale e sociale, senza badare a coloro che gli sono intorno. Alla base di questo comportamento vi sono elementi di ansia accompagnate da rabbia, disprezzo e ostilità.
La persona con un comportamento assertivo è in grado di mantenere un atteggiamento positivo, bilanciando con consapevolezza i bisogni altrui con i propri. In questo modo le esigenze di entrambi vengono tenute in considerazione per poter valutare e scegliere se dare la priorità alle necessità altrui o se considerare maggiormente le proprie. In ciò è inclusa l’idea della reciprocità, ovvero viene riconosciuto anche agli altri il medesimo diritto di comunicare i bisogni, i desideri e le convinzioni, e di perseguire gli obiettivi individuali. In questo caso la persona assertiva sa esprimere in modo chiaro ed efficace, le emozioni, i sentimenti, le esigenze e le convinzioni personali, diminuendo le sensazioni d’ansia, di disagio o di aggressività.
L’assertività si costruisce attraverso L’AUTOSTIMA, dal valore che si dà a noi stessi. Valore che cambia nel corso della vita, influenzato da successi e fallimenti. Avere fiducia nelle proprie capacità di pensare, scegliere e prendere decisioni.
Avere degli OBIETTIVI CHIARI può aumentare la percentuale dei successi, ed influisce positivamente sull’autostima personale.
SAPERE ASCOLTARE gli altri.
SAPER ASSUMERSI DEI RISCHI attraverso le proprie convinzioni e il saper comunicare le proprie aspettative.
Fondamentale è SAPER DIRE DI NO quando dire di “si” non aiuta né noi, né l’altro, senza sentirsi in colpa. Dire di “no” va’ motivato, spiegato, espresso in modo non aggressivo suggerendo delle alternative.
SAPER AMMETTERE I PROPRI SBAGLI con onestà.
Saper CRITICARE IN MANIERA COSTRUTTIVA, significa affrontare il problema in modo razionale, obiettivo, non emotivo. Ponendo la critica in maniera specifica sul comportamento e non sulla persona, la si esprime in modo impersonale senza ferire l’altro.
Il comportamento assertivo nasce da un’armonia tra le abilità sociali, le emozioni e la razionalità, senza necessariamente modificare la propria personalità. Sviluppare la propria assertività offre la possibilità di comunicare in modo efficace ed avere un comportamento che consente di affermare se stessi, rispettando l’altro. Per allenarsi all’assertività, è necessario sviluppare nuove abitudini di comportamento e perfezionare l’educazione ai sentimenti e alle emozioni. È un modo di pensare che permette di stabilire, con le altre persone, un rapporto attivo ed efficace per la soluzione dei problemi e ad acquisire più competenze utili per risolvere i conflitti.